In questo momento il ragazzo “comincia ad acquisire elementi sul suo senso di identità mentre i confini intergenerazionali nella famiglia diventano più permeabili, tanto che si può arrivare a sentire compromesso il senso d'integrità e identità del gruppo familiare” (M. Malagoli Togliatti, R. Ardone, 1993).
Questo è un passaggio molto difficile per i genitori, in quanto devono gestire la relazione con il minore, tra il lasciarlo sperimentare e proteggerlo.
I genitori per aiutare il prorpio figlio dovrebbero cercare di definire le aspettative ed i compiti di entrambi, rimanendo nel loro ruolo di guida e contemporaneamente non ostacolare la maturazione e la voglia di indipendenza del ragazzo.
Il giovane deve sperimentarsi con l'esterno, ma deve contemporaneamente sentirsi protetto dalla famiglia d'origine, dalla quale deve arrivargli il messaggio che, può costruirsi relazioni esterne rimanendo sempre un membro amato e importante della sua famiglia.
A volte questo bilanciamento risulta difficile per i genitori, che potrebbero assumere atteggiamenti o troppo protettivi o complici o poco presenti.
Se si è troppo controllanti si rischia di attivare dei conflitti violenti, viceversa se si diventa troppo complici ci potrebbe essere una sorta di inversione di ruoli che potrebbero creare serie difficoltà relazionali: ognuno deve rimanere nel suo ruolo.
Questo momento del ciclo vitale potrebbe portare anche ad una conseguente crisi coniugale, perché i genitori possono sentire una identificazione con il figlio ed assumere atteggiamenti adolescenziali fino ad arrivare a mettersi in competizione con quest'ultimo, sperimentando la necessità di autonomia e libertà, oppure si potrebbero accorgere che ciò che fino a quel momento li ha tenuti insieme era proprio il figlio che ora non riesce più ad avere il ruolo di collante per i propri genitori dato che è molto più concentrato sull'esterno e sui suoi coetanei.
Insomma questo periodo non è da sottovalutare sul piano psicologico, sia da parte dei figli che da parte dei genitori.
Importante per mantenere il benessere di tutta la famiglia è che “la struttura familiare si presenti sufficientemente flessibile, in modo da tollerare i momenti di disorganizzazione inevitabili nel passaggio da una fase all'altra del ciclo vitale” ( M. Malagoli Togliatti, R. Ardone, 1993).
Bibliografia:
MALAGOLI TOGLIATTI M., ARDONE R. (1993), Adolescenti e genitori, La Nuova Italia Scientifica, Roma
Dott.ssa Romina Venti
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